23 Ottobre 2019

MICROCREDITO DI IMPRESA – COMUNICATO STAMPA

Microfinanza, un comparto destinato a crescere

Il microcredito può generare 100.000 nuovi posti di lavoro ogni anno
La domanda potenziale di microcredito destinato alle imprese è stata stimata dal MISE in oltre 1 miliardo all’anno. Se tali richieste fossero soddisfatte potrebbero nascere 40.000 nuove imprese l’anno, che generebbero 100.000 nuovi posti di lavoro. Purtroppo la domanda che viene realmente soddisfatta oggi è meno del 10% di quella potenziale.  Questa è l’opportunità che ha portato Microcredito di Impresa SpA, una startup innovativa, a proporre un aumento di capitale fino a 5 milioni di Euro, come passo fondamentale per raccogliere i capitali necessari per prendere decisamente la guida di questo mercato.

Garanzia del Fondo di Garanzia dell’80%
Secondo il “Barometro della microfinanza 2019” pubblicato dall’organizzazione internazionale Convergences nel 2018 il mercato globale della microfinanza nel mondo vale circa 120 miliardi di dollari di crediti, conta 140 milioni di beneficiari e cresce di circa il 9% all’anno. La maggior concentrazione di questa attività è in Asia, seguono America Latina, Russia e Est Europa.
In Italia siamo ancora agli inizi, ma grazie a una recente legislazione ci si attende una forte crescita nei prossimi anni.
Il legislatore italiano ha infatti costruito un impianto normativo estremamente favorevole per il microcredito.  Le norme di riferimento per il microcredito di impresa sono recenti: il decreto attuativo dell’art. 111 del TUB n.176/2014 e le disposizioni attuative di Banca d’Italia del 2015. Queste disposizioni disciplinano il microcredito di impresa e danno origine a una riserva di credito per un nuovo soggetto specializzato, l’Operatore di Microcredito, vigilato informativamente da Banca d’Italia. La norma stabilisce che i micro-prestiti siano assistiti da garanzia dell’80% da parte del Fondo di Garanzia.
Il microcredito alle imprese consiste in prestiti fino a un massimo di 35.000 Euro erogati a startup, piccole imprese e professionisti con anzianità inferiore a 5 anni. La crescita attesa di questo settore di attività avrà quindi grande impatto sull’economia del paese, specialmente al Sud, dove iniziare una nuova attività è ancora più difficile.
“Anche se gli operatori di microcredito sono ancora pochi, parliamo di 13 società in tutta Italia, vediamo questo settore ormai pronto per una crescita esplosiva” dice Diego Rizzato, direttore generale di Microcredito di Impresa SpA. “Per questo Microcredito di Impresa si sta dotando dei capitali necessari per ottenere credibilità dalle banche. Noi puntiamo a stabilire rapporti di partnership con gli istituti bancari, che, pur potendo erogare direttamente microcredito, di fatto ci manifestano spesso la preferenza ad operare tramite un soggetto specializzato, come noi.
La banca è la prima interessata allo sviluppo del suo territorio e all’acquisizione di nuova clientela. In questo anno abbiamo messo le basi per iniziare un rapporto fruttuoso con molti istituti.”
“ Non ci siamo fermati alle banche per la ricerca del funding” aggiunge Rizzato. “Stiamo lavorando alacremente con alcuni fondi di debito che ci sottoscriveranno obbligazioni per poter mixare opportunamente la provvista.”

Raccolta tramite crowdfunding
“Dal 26 ottobre siamo on line con raccolta di equity su Back to Work 24” dice Massimo Laccisaglia, Presidente di Innovative-RFK SpA.  “Siamo un investitore istituzionale, precisamente una società di capitali che investe prevalentemente in startup e PMI Innovative. Abbiamo avuto una recente esperienza molto positiva con il crowdfunding, avendo utilizzato noi stessi questo strumento per una operazione cosiddetta «crowd and list». Innovative-RFK ha in programma di quotarsi su un mercato europeo.
Siamo decisi a imprimere una svolta al settore del microcredito, che riteniamo offra grandi opportunità sia agli investitori di equity che di debito. Ci piace questo settore perché coniuga forti esternalità positive con ottime opportunità di ritorno per gli investitori”.
Secondo di Back to Work 24 la campagna, appena iniziata che continuerà fino al 6 dicembre, è già in overfunding rispetto agli obiettivi minimi di raccolta.

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